Rimini, 30 giugno 2010
Da umili osservatori del volontariato ambientalista cui apparteniamo vorremmo
fare alcune considerazioni sulle recenti dichiarazioni del Movimento 5 stelle
in tema di fogne e separazioni delle reti.
Premesso che, sempre da osservatori esterni, consideriamo il successo elettorale
del Movimento alle regionali (oltre 9%) un preludio ad una rivoluzione dei
futuri equilibri politici la delegazione grillina sarà una spina nel
fianco della prossima maggioranza (qualunque essa sia).
I seguaci del comico (ormai politico) forti di non voler collaborare con chi
ambisca a responsabilità di governo sicuramente raccoglieranno tutti
i voti di protesta e malcontento e se riuscirà a replicare la formula
della condivisione attuata sul Blog-Grillo rappresenterà una proposta
valida (se pur confinata a sole velleità teoriche di un movimento di
sola opposizione).
E se i prossimi candidati a sindaco della maggioranza saranno i due o tre
resi noti, la strada per i grillini sarà tutta in discesa.
Ma veniamo al punto, in qualità di volontari attivisti ecologisti che
operano sul territorio da anni, nel solco di quelle idee che in bocca a Grillo-padre
sembrano autentiche rivoluzioni, ma che in realtà sono scontate e assolutamente
già assodate nella prassi da chi da anni fa politica ambientalista
nel quotidiano silenzio di una città che cresce in autonomia senza
bisogno di leader carismatici.
Alcune dichiarazioni del Movimento che tuonano sui giornali suonano abbastanza
pericolosamente. E' pur vero che le tante ineccepibili battaglie condotte
"anche" dai grilli, nella loro innegabile logicità vanno
sì portate avanti ma nel rispetto di quanto è già stato
fatto e si sta facendo da anni sul territorio.
I tanti volontari che lavorano senza sedere sulle poltronissime di Palazzo
Garampi e che hanno fatto la ricchezza morale e culturale di questa terra
con il loro spirito civico (e ovviamente non stiamo parlando solo di noi)
subiscono e temono nel veder "rastrellato" in un unico faldone,
il risultato di tante battaglie di civiltà operate per l'ecologia,
la cultura e il futuro di questa città.
Come orde barbariche armate di fiaccole e forconi, infatti, talvolta questi
"informatici poco informati" sembrano scalare le classifiche del
populismo alla vecchia maniera, muovendosi nelle fragili e alquanto logore
istituzioni, come elefanti nella nota cristalleria.
Pare in taluni proclami persino riecheggiare la medesima dialettica della
prima lega lombarda (naturalmente declinata a sinistra) e, pure se salutiamo
la secessione delle fogne assolutamente con maggior favore della secessione
padana di anni fa, l'analogia stilistica ci spaventa.
Ci spaventano ancor di più le ingenuità e le incompetenze (ci
riferiamo in particolare alla tematica-fogne citata recentemente dai grilli)
che si promuovono come fautori di una "rivoluzione già avvenuta"
e proponendo un piano di sdoppiamento già votato ( 18/2/2010) dal Consiglio
Comunale ed il cui piano di fattibilità è già in fase
di studio!!!!
Dettagli non da poco per chi ambisce a certi incarichi.
Pur condividendo le denuncie di sprechi e iniquità delle amministrazioni
nella realizzazione delle opere pubbliche inutili e costose e del campanilismo
delle città di Rimini e Riccione (forse mal coordinate da una provincia
distratta o assente) oggi alle prese coi pasticci dei Pala- congressi, si
rimane ammutoliti sentendo proporre come una "grande idea" realizzare
una nuova piscina a Rimini dopo che Riccione si appresta a realizzarne una
quarta di portata olimpica (svendendo un parco col meccanismo perverso del
motore immobiliare).
Ci si domanda infine come si possano far proclami in merito ai piani provinciali
dei rifiuti, allorché ci si candidi alla guida del solo comune capoluogo
(che ha limitato potere in materia).
Tanti interrogativi che tutti insieme destano un poco di preoccupazione in
chi ha già fatto esperienza di tante eclatanti " discese in campo"
Far proprie tutte le istanze popolari raccogliendo il malcontento di comitati
e cittadini, è positivo e importante, ma non tutto fa " brodo
elettorale", o almeno non dovrebbe.
Ci appelliamo quindi alla responsabilità di tutti a non distruggere
ciò che è stato fatto per sola foga di animare la "zuffa
politica".
Non trasformiamo il dibattito politico in un gran groviglio di problemi e
battaglie di civiltà, dipanato con la competenza dei "clienti
del Bar dello Sport" anche perché in consiglio comunale non ci
saranno né Grillo né Travaglio a riportare in linea il dibattito.
Ci auguriamo che tutte le legittime battaglie che questi cittadini intendono
abbracciare, superino il populismo dei forconi e siano affrontate nel rispetto
di quel volontariato che la fatica e il sudore dell'attivismo di frontiera
lo ha già sperimentato, anche per non rendere vani i fragili, ma fondamentali
risultati che sono già stati raggiunti.
per l'associazione
Maria Cristina Gattei
Presidente Basta Merda in Mare