Pubblicato su La Voce di Romagna il 28 luglio 2010
di Simone Mariotti
E' una fase storica, questa, di quelle in cui sia a livello
locale che nazionale, la guerra civile politica in corso tra chi governa (quando
le opposizioni dormono si fa tutto, civilmente, in casa) da fredda sta per diventare
calda. E ho motivo di rallegrarmene su entrambi i fronti, perché se ai
livelli più alti mai come in questo periodo si sta cercando di superare
il berlusconismo e i danni che provoca da anni, nei lidi riminesi i colpi, questa
volta sul fronte avverso, sono già iniziati da tempo.
Se Lino Gobbi dimostrerà di avere in mano il partito sul serio e di poter
portare a termine un'opera di vero, sperato rinnovamento lo vedremo, anche se
i nomi che circolano per il futuro candidato Sindaco inquietano. Gobbi pare
energico, ma per lui vedo all'orizzonte gli stessi problemi che già due
anni fa indicavo per il piano strategico e che sono stati oramai svelati: un
giochino a cui sarà impossibile fare alcunché di serio, se non
dichiarazioni di intenti, perché creato per una realtà ingessata
sia fisicamente che politicamente da lobby trasversali il cui motto è
"tutto cambi affinché non cambi nulla". Non credo nei miracoli,
ma sono un ottimista, e un po' di speranza sia per Gobbi che per il PS comunque
resta, se prevarranno i cuori leali (nei confronti dei cittadini) e il coraggio.
Ma mentre i "grandi" lucidano le armi per i prossimi duelli "fratricidi",
c'è il nuovo terzo incomodo a "5 stelle" che muove i suoi primi
passi sulla scena.
Quello dei "grillini" è un fenomeno di cui sarà interessante
osservare l'evoluzione dal punto di vista elettorale. Tuttavia, il primo segnale
della loro capacità di relazione, anche con chi porta avanti da anni
battaglie che loro stessi dicono di sposare, non è dei più incoraggianti.
Mi riferisco ad un recente attacco subito, tra blog grillini e stampa, dalla
presidente di "Basta Merda in Mare" Maria Cristina Gattei, rea solo
di aver ricordato ai ragazzi (senza esagerare nel dirgli quanto sono bravi e
belli, approcciandoli in modo serio, quindi, e trattandoli da adulti - il comunicato
è sul sito www.bastamerdainmare.it), che ricominciare con gli slogan
sul sistema fognario, una fase giusta, ma che caratterizza il solo momento iniziale
di una lotta seria di lungo periodo, non era esattamente la cosa migliore per
la soluzione del problema fognario riminese. E questo perché la fase-slogan
"Basta Merda in Mare" l'ha iniziata oltre 10 anni fa e conclusa da
tempo, una volta ottenuto il risultato della sensibilizzazione generale sul
problema.
La replica dei grillini è stata molto mediocre e deludente, sostanziandosi
solo in un inutile attacco personale, il che solitamente avviene per due ragioni:
1) hai la coda di paglia; 2) sei molto inesperto, non hai una chiara visione
delle cose e ti fai guidare dalla rabbia come se avessi subito un attacco inaccettabile.
Spero sia quest'ultima la causa originante lo sfogo grillino, perché
significherebbe l'esistenza di uno spazio di crescita, e i ragazzi, che io sostanzialmente
credo essere in buona fede, potrebbero ancora capire che chi, come tra gli altri
il sottoscritto, ha passato gli ultimi 15 anni a lavorare, osservare, attaccare
l'amministrazione, proporre soluzioni e ottenere clamorosi risultati come l'atto
di indirizzo comunale del febbraio scorso, ha tutto l'interesse ad avere compagni
di strada che vogliano portare a casa lo stesso risultato, a patto che questi
ultimi prima provino a informarsi su qual è il vero terreno di scontro
attuale, altrimenti mentre loro si divertono con qualche cartello e megafono,
in altre sale si sfregano le mani per non avere tra i piedi un interlocutore
in più a cui rendere conto.
Se invece è la coda ad essere di paglia, la reazione non avrebbe potuto
essere più misera. Leggo sul blog che: "servirebbe una lettera al
giornale ogni giorno per insultare chi ci attacca in questo modo". Insultare
chi ti attacca: una vera dimostrazione di cultura, di maturità e di capacità
di confronto. E poi: "Sfoghiamoci in massa contro i giornali. Una piccola
azione che migliora anche l'umore e fa scaricare i nervi", e in queste
parole c'è una parte della natura, credo, di alcuni sostenitori di Beppe,
che sarebbero certamente più forti e credibili se un po' più riflessivi
e umili. E dire che Beppe Grillo, esattamente dieci anni fa, tanto per avere
la misura dei tempi, salì sul palco di un suo spettacolo riminese tenendo
in mano proprio uno storico manifesto di "Basta Merda in Mare".
Cari ragazzi, questa è una guerra in cui la lotta di trincea è
finita e c'è stato un primo trattato di pace, e dal mio punto di vista
è stata una resa, anche se non incondizionata, dell'avversario. Se i
patti non saranno rispettati, e lo si vedrà entro i prossimi 6-8 mesi,
la tregua cadrà. Nel frattempo, più che continuare a sparare a
vuoto, sarebbe meglio per tutti riorganizzare le fila per il futuro.
E su questo fronte sarà anche e soprattutto la politica, con il necessario
coraggio del rinnovamento con cui ho iniziato questo intervento, a dover trovare
la forza di marcare nuovamente un terreno che da mesi ha, con grande colpa,
abbandonato.