Comunicato Stampa 18/06/2003
Si è tenuto nei giorni scorsi, presso gli uffici dell'U.O.
Igiene e Sanità, l'incontro promosso dal dottor Maurice Lev, responsabile
del Dipartimento, all'indomani dell'interrogazione pubblica a lui rivolta dal
Comitato 'Basta Merda in Mare'.
L'interrogazione, facendo riferimento a notizie stampa che riportavano fra le
vie possibili di contagio della Sars anche quella fognaria, domandava: "quali
accorgimenti si possono attuare per evitare eventuali rischi di infezione nella
stagione ormai aperta, ogni volta che si verificheranno i versamenti fognari
in mare, una costante nella nostra costa, durante le precipitazioni temporalesche?"
All'incontro erano presenti il dottor Maurice Lev con suoi responsabili di settore,
Ivan Innocenti presidente del Comitato con una delegazione dello stesso e Mauro
Strambazzi direttore di ARPA. I responsabili del Dipartimento hanno precisato
che, in merito alla situazione italiana sulla diffusione della Sars, non risultano
esserci allarmi di contagio, tanto meno per via fognaria, e che tutti i dati
provenienti dal Ministero alla Salute fanno ritenere il 'caso' sotto stretto
controllo: tutte le persone segnalate come probabili contagiate sono state già
dimesse dai rispettivi ospedali.
Sul secondo quesito - "il prelievo dei campioni effettuati dall'Arpa, 48
ore dopo l'evento inquinante, sono in grado di prevenire possibili infezioni
dal momento che la balneazione, una volta cessata la pioggia, riprende immediatamente
da parte dei bagnanti ignari del fenomeno?" - sempre i responsabili del
Dipartimento, hanno affermato che non si sono mai registrati, nei giorni concomitanti
o subito successivi a quelli in cui avvengono gli scarichi a mare, allarmi di
carattere epidemiologico presso le strutture sanitarie ma che comunque, in particolare
per quanto riguarda l'informazione ai bagnanti, è indispensabile intensificare
l'iniziativa di comunicazione onde evitare che, anche se casualmente, in particolare
i bambini rischino un contatto diretto con il bagnasciuga nelle ore in questione
e in quelle immediatamente successive.
Su questa linea i componenti del tavolo di confronto hanno convenuto di proporre
un incontro con i rappresentanti del Comune per individuare di concerto le giuste
iniziative da mettere in essere per arrivare a una informazione più efficace
e capillare. Tutto questo al riparo di qualsiasi gratuito allarmismo ma solo
nell'indispensabile interesse di tutela della salute pubblica.
Altresì si è convenuto che quanto ripetutamente denunciato dal
Comitato costituisce in effetti una priorità alla quale bisogna porre
rimedio con urgenza nell'interesse della comunità, non solo per quanto
riguarda l'aspetto sanitario ancora sotto controllo ma anche per le ripercussioni
che un'emergenza può avere sull'economia del territorio prevalentemente
legata al turismo.
Comitato "Basta Merda in Mare"