La Voce 08/08/2003
L'iniziativa dei vongolari è di grande importanza per la nostra città
in quanto è la prima categoria economica che paga sulla propria pelle
in modo diretto e molto pesante i danni arrecati al nostro ambiente dagli scarichi
fognari incontrollati.
Probabilmente è solo l'inizio di un trend che colpirà la nostra
economia turistica e marittima producendo sempre più miseria e problemi.
Le categorie economiche che vivono del nostro mare in questi anni di grande
sviluppo della città non si sono interessate in alcun modo di difenderne
la salute, troppo impegnate a sfruttare in modo parassitario le risorse che
il nostro ambiente ci poteva donare.
Negli ultimi anni il fenomeno dell'inquinamento marino ha superato la soglia
di guardia e come unica soluzione si è pensato bene di nascondere il
problema con l'omertà. Sicuramente, per come conosco il problema e per
i precedenti legali esistenti, l'esposto dei vongolari che denunciano un gravissimo
inquinamento batteriologico del mare, che ne compromette la balneabilità
oltre che la commestibilità, potrà portare a riconoscere le responsabilità
dei nostri amministratori. Però tutto ciò non porterà a
nessun risultato se non ci sarà volontà politica di risolvere
il problema. Affermo ciò in quanto già dal 1995 esiste una sentenza
del tribunale di Rimini che segnala come questi scarichi fognari pur avendo
il silenzio assenso della Regione non erano sufficientemente segnalati a bambini,
anziani, immunodepressi ecc. e che il Pretore per questo motivo inoltrava nuovamente
gli atti alla Procura per verificare se ci fosse stato un reato dell'amministrazione
come "attentato alla salute pubblica". Questo risultato è stato
possibile grazie all'azione civile del Dott. Sergio
Giordano che si è attivato direttamente per risolvere questo grave problema
che colpisce la salute di tutti noi. Nonostante ciò non si è saputo
più niente e per questa sentenza il Sindaco ha iniziato a mettere i cartelli
di divieto balneazione. La sentenza del
giudice Talia fa il punto di come avviene il problema dei versamenti fognari
che la legge Merlo ha poi depenalizzato solo per gli amministratori pubblici.
In ogni caso nonostante questa sentenza gli amministratori di Rimini e i loro
successori hanno continuato a non dare la dovuta importanza al problema continuando
ad ignorarlo o a trattarlo in modo marginale. (Gli estremi della sentenza di
condanna sono: Pretore Dr.ssa Talia 1/3/95 depositata il 22/5/95 n°249/95
SENT/n°1575/94 R.G. n°1410/93C N.R.)
Va sottolineato che il comitato di cui faccio parte insieme a Giordano si batte
da anni per la soluzione di questo problema e ha sempre vissuto in solitudine
in quanto le principali categorie economiche della città che di mare
vivono (bagnini, albergatori, chioschisti, pescatori, commercianti) da noi ripetutamente
interpellate hanno sempre ritenuto che la nostra denuncia fosse un' azione terroristica
e che danneggiasse gli interessi di tutti, preoccupandosi unicamente di promuovere
quella omertà sul problema che non ha fatto altro che accentuarlo e renderlo
drammatico (solo a nostro parere e ora anche secondo i vongolari).
In molti si chiedono, tra cui i vongolari, dove siano gli ambientalisti e cosa
hanno fatto in questi anni. A questa domanda rispondo in primo luogo che fino
a che gli ambientalisti verranno cercati dove di ambiente se ne fa una vuota
bandiera e dove le azioni hanno innanzi a tutto tornaconto di scambio politico
e in ultimo di interesse ambientale e sanitario, non sarà possibile trovarli;
In secondo luogo che il nostro comitato è movimento ambientalista e da
anni si batte da solo per la difesa del nostro mare ed è presente nel
promuovere iniziative politiche alla ricerca di soluzioni fattibili del problema.
Ivan Innocenti
Comitato Basta Merda In Mare