TEMA: Una giornata al mare - nov 06
Data: Mercoledì, 10 dicembre @ 15:07:55 CET

La Voce di Romagna, 20 nov 2006

di Giuliano Bonizzato

Svolgimento

Questa estate io con il mio babbo e la mia mamma siamo partiti da Bologna per pasare il sabato e la domenica al mare a Rimini dove ci abitano il mio nonno e la mia nonna che andiamo poi sotto il loro ombrellone. Si come eravamo in agosto c'erano tante machine sulla autostrada e così siamo andati molto piano ma alla fine dai che te dai siamo finalmente arivati. L'aqua del mare non era però verde come l'ultima volta ma rossa che così rossa non l'avevo mai vista. Ho chieso al nonno se avevano amazato qualcuno come ho visto in un cinema di guerra con i soldati in riva a un fiume che si sparavano, e lui mi ha risposto che il colore era dato da una spece di alghina picola picola ma che ce ne sono tantisime e che mangiano la roba buona che ci porta un fiume che viene fuori da un tubo grosso che raccoglie tutte le pisie e le cacche della città e le disinfetta. A questo punto la mamma si è messa a urlare che guai se mettevo un piede nell'aqua che magari le alghine che diceva il nonno erano velenose. Così sono stato senza fare il banio e ho cercato di vedere se trovavo qualcosa da pescare col mio retino. Però non ho trovato gnente. Il nonno allora mi ha raccontato che quando lui aveva la mia età a Rimini c'erano a riva tanti pesiolini uno diverso dall'altro, e poi delle stelle vive che camminavano rosse e gialle e un animalino bufissimo che assomiglia a un cavallo piccollisimo però con una coda al posto delle gambe e quando ci vai vicino ti guarda coi sui picollisimi occietti. Mi ha detto che a quei tempi i bambini andavano anche a pescare delle specie di conciglie lunge lunghe che stano nascose nella sabbia e si vedono soltanto due puntini e si prendono con le mani ma bisogna essere svelti perchè altrimenti profondano ancora di più e scapano via. Il nonno mi ha detto anche che alora il mare era azzurro trasparente e si vedeva il fondo pieno di tante conciglie buone da mangiare e i granghiolini che corevano. Dice che tutti i pesiolini, le stelle i cavalini e le conciglie e i granghiolini sono morti perchè quel fiume che esce fuori da quel grosso tubo ci porta via a loro l'aria da respirare (che loro la respirano come noi ma nell'aqua).
Alora mi sono messo a costruire un castello di sabbia su la riva ma dopo un po ho sentito della spussa nelle mani e il babbo ha detto che era cacca e poi a cominciato a dire quelle cose che dopo Gesù piangie e la mamma si arabia. Il nonno ha detto che quella roba viene da un'altro tubo che quando piove come è suceso due giorni fa, smolla quella cacca nel mare che poi viene a riva col vento. Il babbo mi ha poi spiegato: siamo circondati dai tubi!!! uno grande che manda l'aqua pulita dalle cacche ma che sporca il mare con le alghine rosse e in più amazza tuta la roba viva che cè. Poi cè l'altro tubo picolo che quando piove, buta in mare la cacca vera.
Io spero tanto che mandano via presto quei due tubi cattivi perchè così ritornerà il mare che dice il mio nonno, tuto azurro e trasparente con i cavalini, le stelle che caminano, i pesiolini e le conciglie e io ci potrò giocare ed essere contento come mio nonno quando era picolo. Che dopo lò visto nascoso dietro il capanno che piangieva e mi veniva da piangiere anche me, non so perche.
Pascutti Francesco
Classe Seconda Elementare sezione C. Bologna.
Raccolto da Giuliano Bonizzato







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