Partecipazione al Forum Ambiente di Rimini - ago 07
Data: Mercoledì, 10 dicembre @ 15:44:28 CET
Elenco di documenti e partecipazione al forum della nostra associaizone.

All' evento sul tema dell'acqua dal titolo "Istituzioni, questione idrica e cambiamento climatico" svoltosi a Villa Mussolini, a Riccione, mercoledì 29 agosto, delle Associazioni aderenti al Forum erano presenti: Basta merda in mare,Rifiuti zero, WWF e A.V.I.. Dato che dalla segreteria dell' ente organizzatore era stato richiesto un contributo, e che a conclusione dell' evento non c'è stata possibilità di dibattito, è stato elaborato il documento sottoriportato che provvederò ad inoltrare anche alla stampa.
Onide Venturelli
Al Sig. Presidente Hera Rimini srl

Al Sig. Direttore Generale Hera Rimini srl


Le Associazioni aderenti al Forum Ambiente della Provincia di Rimini ringraziano per l' invito all' evento " Istituzioni, questione idrica e cambiamento climatico" svoltosi a Riccione il 29 agosto scorso .
Una tavola rotonda avente per tema le risorse idriche e le relative politiche ed i progetti volti a reperirle, incanalarle e utilizzarle, al fine di soddisfare le necessità del nostro territorio.
Nell' ambito dell'incontro le poesie recitate da una ottima interprete e il richiamo alla Madonna dell' Acqua, protettrice dalla siccità, da parte di don Turchini, hanno confermato ciò che gli ambientalisti ripetono da sempre : che l' acqua è un bene ora a rischio ( molto più del vino), ed è sempre stata considerata in tutta la storia dell' umanità, anche dalla gente più umile, un elemento insostituibile.
E proprio per disporre sempre di questo preziosa risorsa, accumulandola per poi distribuirla secondo necessità, che anni fa la Romagna intera decise di costruire la diga di Ridracoli.
Nel corso dell' evento un benevolo interesse ha destato l' intervento dell' assessore all' Ambiente del Comune di Riccione, che già solo nel citare il recupero delle acque delle docce dei bagni di spiaggia per riutilizzarle nella irrigazione delle loro aree verdi, aveva trasmesso al pubblico un segnale di saggezza, almeno per il significato didattico di questa iniziativa. Mentre relativamente alle preoccupazioni di una desertificazione del nostro territorio, espresse in altri interventi, si è avvertito in un certo disagio. Non per i paventati futuri scenari, ma per il fatto che raccomandazioni per un uso oculato dell'acqua, specialmente nell' erogazione domestica, provengano dagli stessi che, con i loro errori, sono almeno in parte responsabili di situazioni comportanti sprechi ben maggiori.
Parte corposa è stata dedicata al Canale Emiliano Romagnolo, presentato come opportunità unica, una risorsa aggiuntiva per la provincia di Rimini, presentata come una terra povera di acque e assetata, e che pertanto deve essere grata di ricevere, pagando, l' acqua "pulita" del Po. Quando e quanta, e di quale qualità, resta un mistero. Mentre l' attuazione di questo progetto, l' ennesimo sperpero di pubblico denaro e di territorio, ha tutta l' impressione di perpetuare una consolidata abitudine che si tramuta nel socializzare i disagi e nel privatizzare gli utili. L' inutilità di quest' opera viene confermata dal fatto che nel solo Comune di Rimini viene sprecato un vero "fiume" di acqua, dato che il depuratore, anche nei periodi di maggiore necessità, scarica nel Marecchia oltre 100.000 m/cubi di acqua trattata ogni giorno. Acqua che si potrebbe usare oltre che in l'agricoltura anche per tutti gli altri usi non alimentari. Ma water for life, purtroppo, è incompatibile con water for money.
Del resto non si è udita alcuna parola sui tanti errori di pianificazione e gestione, ma una generale autoesaltazione che ha raggiunto l' apogeo quando, da parte del Presidente della Provincia di Rimini, i convenuti hanno appreso di vivere in uno dei territori con le risorse ambientali meglio amministrate. Questo in una Provincia che, a livello regionale, vanta il primato in quanto a percentuale di territorio cementificato mentre, buon ultima, vanta un misero 5% di territorio protetto. Quando è risaputo che la cementificazione e la conseguente impermeabilizzazione di un' area, non permettendo alle acque piovane di alimentare le falde, è la prima causa dell' emergenza idrica.
Nessun cenno a progetti di utilizzo delle acque reflue e di sdoppiamento del sistema fognario, con l' attuazione del quale l'acqua piovana non confluirebbe nelle acque "nere" e si eviterebbero così inutili costi aggiuntivi per una superflua depurazione. Si attenuerebbe l'inquinamento del mare e probabilmente, disponendo di risorse idriche attualmente sprecate, non ci sarebbero emergenze. Ma senza di queste sarebbero inutili i tanti Enti che spuntano appunto per fronteggiare e risolvere problemi che loro stessi hanno contribuito a creare.
A disposizione per eventuali approfondimenti.
Distintamente






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