Comunicato dell'Associazione - set 08
Data: Giovedì, 11 dicembre @ 15:25:52 CET
Rimini, 26 settembre 2008

In certe occasioni eccezionali, come le sciagure ambientali degli ultimi giorni, si riesce più che altre volte a fare una valutazione della capacità o della pochezza di una classe politica. Si mettono sui due piatti della bilancia (quello delle fesserie e quello dell'onestà) le prese di posizione, la capacità di intervento, le proposte, il sentimento e l'impegno. Non è difficile capire se una dichiarazione è fatta con cognizione di causa e con sincera preoccupazione o se è un frutto marcio del solito politico baggiano.
Vivendo a Rimini non c'era da farsi illusioni su quale piatto della bilancia si sarebbe riempito. La cosa più grave è che si è riempito del solito vuoto, e più che infuriati siamo allibiti da una classe politica dirigente che sa solo occuparsi di maquillage amministrativo.
Basta, signor Sindaco, basta. Non è possibile né accettabile perdere ancora tempo in chiacchiere sui depuratori che non riescono ad assorbire la portata d'acqua, e sui tutti gli altri disastri del nostro sistema fognario, oramai certificati anche da Hera.
Sono passati più di 15 anni dalle nostre prime azioni e centinaia solo le occasioni in cui abbiamo segnalato i problemi, e siamo ancora qui, come 20 anni fa, con il sistema al collasso per una pioggerella e con in più un p.r.g. delle fogne che è una barzelletta e un Piano Strategico che pare trattare il problema degli scarichi e della depurazione come se si trattasse di pettegolezzi da vecchie comari di campagna.
Le proposte per avviare soluzioni risolutive tardano, lasciando spazio alla solita ammucchiata di palliativi tra i quali incombe l'atto 27 della seduta del consiglio comunale del 16 febbraio 2006 che prevede, come estremo capolavoro tecnico, la realizzazione di 9 condotte sottomarine che scaricheranno a 500 metri dalla costa. Sanno tutti che a tale distanza ci sono appena 5 metri d'acqua (ma anche ad un miglio non si va oltre i 10 metri), una profondità che non consente certo una diluizione accettabile dei reflui, per non parlare dalla rapidità con cui le correnti marine riporteranno tutto a riva, ben spalmato su tutta la costa, eppure si procede in questa ostinata direzione.
L'uso delle cave per lo stoccaggio delle acque piovane, il riutilizzo delle stesse e delle acque reflue del depuratore e una repentina inversione di marcia sulla politica urbanistica sono scelte vitali per la città non più rimandabili. E non sarebbe una cattiva idea dare una bella rinnovata a tutto lo staff di consulenti che si "occupano" da anni del problema fogne, sempre a libro paga dei soliti noti.
Auspichiamo che quelle categorie economiche che quest'estate meritoriamente e se possiamo dirlo, finalmente, avevano chiesto interventi strutturali al sistema fognario, escano allo scoperto adesso, ed esigano anche loro l'inizio dei lavori per lo sdoppiamento della rete fognaria che, pur necessitando di 20 o 30 anni, devono prima di tutto cominciare.
Chiediamo quindi al Sindaco un consiglio comunale aperto con la presenza dei tecnici di Hera, affinché si smetta di nascondere la testa sotto la sabbia e si inizi una volta per tutte ad affrontare questo problema con la dovuta serietà, onestà e trasparenza, per il bene della città.

ASSOCIAZIONE BASTA MERDA IN MARE







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