Discorso letto da Maria Cristina Gattei,
presidente dell'associazione "Basta Merda in Mare",
durante il Consiglio Comunale di Rimini riunito in seduta straordinaria il 18
febbraio 2010.
Sig. Sindaco
Sig.ra Presidente
Sig.ri Consiglieri
Siamo contenti!
Ci tengo a iniziare questo discorso così, con queste parole che manifestano
un sentimento vero che coinvolge la nostra associazione e tutte quelle che qui
rappresentiamo.
Siamo contenti, e non è una cosa che deve meravigliare.
Qualcuno potrebbe trovare strana, o forse addirittura innaturale,
una situazione come questa: Basta Merda in Mare inaugura un Consiglio Comunale
straordinario e lo fa dopo un lungo e produttivo dialogo con l'amministrazione.
No, noi non siamo meravigliati, ma forse, è vero, neanche
noi un anno e mezzo fa, quando iniziammo a muovere i primi passi per chiedere
questo consiglio, non avremmo immaginato che l'unità di intenti avrebbe
raggiunto un livello tale come quello contenuto nel documento che è stato
prodotto e che è sottoposto oggi al vostro voto per l'approvazione.
Sapevamo bene però che le questioni che da tanti anni
portavamo avanti erano quelle che la città voleva.
E piano piano, anno dopo anno, quella nostra, rumorosa e ingombrante
richiesta, incorporata nel nostro stesso nome, una specie di santo graal che
sembrava impossibile da accettare, da pianificare, da proporre come obiettivo
finale, e cioè la separazione della rete fognaria, è diventata
l'oggetto dei desideri di moltissimi.
E non c'è oramai quasi nessuna categoria politica, economica e sociale
che non si sia fatta carico di portare quella richiesta all'attenzione dell'amministrazione,
come una specie di Rubicone che deve essere varcato per intraprendere la via
del non ritorno del risanamento ambientale.
E' da qui che voglio partire in questo mio breve discorso,
nel quale non ripercorrerò certo tutta la storia delle fogne di Rimini
né della nostra associazione, tutte cose relativamente note.
Ma c'è un aspetto importante che va sottolineato, che
va compreso e che va letto sia per condividere il documento che siete chiamati
a votare oggi, sia per prepararsi a quelle che saranno da domani le sfide future,
nostre e vostre. Perchè quello di oggi è un giorno importante,
ma che segna solo un inizio.
Chi ci conosce sa che sin dagli anni novanta, da ben prima
che Basta Merda in Mare arrivasse a ricoprire l'importane ruolo nel mondo del
volontariato che ha oggi, prima che si trasformasse in associazione, prima ancora
che si organizzasse in comitato, sin da quando i primi nostri storici soci agivano
quasi in solitaria, il dr Giordano su tutti, sin da allora, la prima richiesta,
la più importante, la scelta fondamentale che abbiamo sempre chiesto
per la città e sulla quale si è retta gran parte della nostra
azione non è stata un'utopica volontà di bloccare immediatamente
gli scarichi a mare, cosa oggettivamente non possibile nel breve termine, ma
di intraprendere un deciso cambio di rotta, nella pianificazione cittadina,
nel riconoscimento dell'emergenza come di una massima priorità e soprattutto
nell'inizio di un processo virtuoso dei lavori che superasse la logica del semplice
tamponamento del problema.
Oggi si può iniziare a recuperare il tempo perduto,
se quanto verrà stabilito dalla discussione odierna verrà concretamente
applicato.
Come sapete, come avrete letto nel documento che vi abbiamo
consegnato, e che spiegava le proposte che abbiamo presentato all'assessore
Magrini e che sono state sostanzialmente tutte accolte, il cardine di tutta
l'impostazione della proposta di delibera che avete in mano sta in una parola:
RIVEDERE!
Il Piano Generale delle Fognature votato 4 anni fa conteneva,
a nostro avviso, un grande difetto che ne pregiudicava l'efficacia nel tempo,
e avrebbe trasformato in uno spreco molto del lavoro che si sarebbe andato a
fare. La sua ottica era troppo limitata nel tempo, in un settore invece che
di vincoli temoprali non deve averne per definizione. L'orizzonte temporale
delle fognature è strutturalmente lunghissimo. Ogni condotta interrata
sotto le strade cittadine manifesterà i suoi effetti, nel bene e nel
male, per molti decenni, per non dire secoli (basti pensare alle fognature romane
di altre realtà). E tutto quanto non sarà realizzato, pensato,
pianificato ed eseguito sin da ora dovrà essere demandato al futuro,
ma con sempre maggiori difficoltà, come la sostanziale non applicazione
del piano del '72 sta a dimostrare. Cerchiamo di non perdere altro tempo prezioso
Il Piano del 2006 diceva quello che a noi pareva un controsenso,
e che faceva gridare vendetta: "la soluzione ottimale sarebbe una (lo sdoppiamento)",
si afferma, "ma siccome il tempo che ci date è poco, faremo altro".
Un classico piano B che è sempre sub ottimale.
Non si trattava quindi di rinnegare tutto il lavoro svolto
dai progettisti del piano, che sarebbe stato da irresponsabili.
Abbiamo preteso, però, che quella parola, RIVEDERE,
fosse messa nero su bianco in un documento ufficiale di impegno, per la giunta
e per la città. RIVEDERE la scelta fatta, far cadere il vincolo temporale
e ripristinare quello che anche i progettisti del piano riconoscevano come la
soluzione più adatta: la separazione della rete, appunto, anche per tutta
la vasta e fondamentale zona di Rimini Sud, il vero cuore turistico della città.
Da molti punti di vista il resto viene di conseguenza. Abbiamo
proposto anche altri correttivi e migliorie di breve periodo. Ma è una
strada che verrà tracciata di conseguenza, anche per l'incombere delle
nuove norme europee che imporranno sin da subito comportamenti più virtuosi,
che stimoleranno nuove idee e che non attenderanno i capricci dell'urbanistica
e della politica riminese.
Anche le tanto discusse condotte sottomarine, da noi sempre
osteggiate, dovranno essere realizzate solo a determinate condizioni e tenendo
conto, cito la frase finale de punto 6 del presente atto, "delle condizioni
di profondità marine adeguate e delle indicazioni di tutte le Autorità
competenti per rendere lo stesso scarico sostenibile dal punto di vista ambientale
e sanitario.
Permettetemi ora un attimo di franchezza, necessaria per fugare
qualche dubbio, per non sembrare ipocriti, e per far capire forse meglio l'opportunità
storica che ci troviamo ad affrontare.
Se c'è una cosa che non si può rinfacciare a
Basta Merda in Mare è quella di essere stata un'associazione compiacente
nei confronti di questa amministrazione e di quelle precedenti. Niente di personale,
ma i momenti di forte attrito non sono certo mancati in passato né, forse,
mancheranno in futuro, e solo pochi mesi fa occupavamo una grande sala comunale
come quella del Podestà per una mostra fotografica che sotto molti punti
di vista è stata un pungo nello stomaco.
Se siamo quindi qui a sostenere il lavoro presentato oggi dall'assessore
Magrini, pur con le modifiche apportate alla nostra proposta, è perché
crediamo che quel lavoro sia stato ben fatto, e che sia stato mantenuto l'impianto
generale che avevamo pensato il tutto dovesse avere per poter iniziare a lavorare
da domani.
Per quel che ci riguarda, a nome anche di tutte le associazioni
del Forum Ambiente della provincia di Rimini che rappresentiamo, oltre a un
ringraziamento a tutto il Consiglio Comunale, sia nelle sue componenti di minoranza
che in quelle di maggioranza per l'attenzione e il supporto che ci è
stato dato, vorremmo ringraziare particolarmente la presidente Ceccarelli e
l'assessore Magrini per la disponibilità, la serietà e l'atteggiamento
costruttivo con il quale si sono sin da subito relazionati con noi per la buona
riuscita di questo Consiglio.
Tanto altro resta da fare, da pensare, da progettare. Tante
soluzioni da trovare. E, come detto, se non sarà data attuazione alle
disposizioni che voterete oggi, e se non saranno destinate a esse le opportune
risorse finanziarie, compiendo importanti scelte di priorità, poco di
tutto il nostro lavora sarà servito. Ma il binario su cui si dovrà
muovere l'amministrazione, se voterete il documento, sarà finalmente
cambiato.
Oggi vi apprestate a inaugurare la più grande sfida
ambientale nella storia di Rimini, e se sarà portata a termine, costituirà
ancora una volta motivo di grande orgoglio e di avanguardia per la nostra città,
sia per la qualità della vita dei cittadini che per il per il mantenimento
della nostra preziosa industria turistica.
Da domani a voi e alle amministrazioni che verranno spetterà
il compito di dare quindi priorità all'esecuzione e al finanziamento
dei lavori previsti dal Piano. Mentre per quel che ci riguarda, il nostro ruolo
sarà quello di vigilare e controllare che tutto venga fatto nel pieno
rispetto di quando disposto oggi.
Non mi resta che ringraziarvi per la vostra attenzione e augurarvi
buon lavoro
Grazie