Rimini, 20 febbraio 2010
Pubblicato (non integralmente) su La Voce di Romagna del 21 febbriaio 2010
"Basta Merda in Mare" è soddisfatta del risultato
ottenuto, ed è felice di osservare la grande messe di persone che vogliono
salire sul carro dei vincitori assieme a noi. Siamo ospitali e ci fa piacere.
Pare che la svolta intrapresa da Rimini abbia oggi molti padri. Di certa c'è
però solo la madre che è appunto "Basta Merda in Mare",
e deve certamente essere stata una fecondazione assistita, probabilmente eterologa,
perché di incontri intimi non né abbiano mai avuti con nessuno
dei padri che bussano alla nostra porta, ma solo rispettose strette di mano.
Per quel riguarda il merito della questione…
PRIMO
Si parla tanto del rischio che il tutto vada a finire in
mare per via della mancanza di finanziamenti.
Bene, ci auguriamo che né maggioranza né opposizione usino questa
argomentazione per non provare neanche a cercarli i finanziamenti.
Una parte dei lavori necessari, e dei costi, coinvolgeranno
la popolazione e si tratterà di portare avanti impopolarissimi controlli
specialmente nella zona sud della zona mare per verificare tutte quelle "aggressioni",
come le chiama l'ing. Totti, subite dal territorio. Se, per esempio, un albergo
o un'abitazione hanno scavato sottoterra più del necessario per interrare
un parcheggio, invadendo spazio stradale pubblico necessario al passaggio dei
tubi, si tratta di requisire immediatamente lo spazio indebitamente acquisito.
Poi c'è da costringere tutti i privati a mettere subito
in regola tutti 32.000 allacciamenti irregolari e verificare le imhoff.
Non è un lavoro lungo, non costa molto farlo (all'amministrazione)
e di certo c'è solo che crea grandi grane ai cittadini che non sono in
regola costringendolo loro a spendere e a far dei lavori.
Chiediamo all'intera classe politica:
Sono disposti i politici a farsi carico e a sostenere tale iniziativa?
E' disposta la maggioranza a far partire subito questi controlli e la minoranza
ad appoggiare l'iniziativa senza cavalcare le ovvie proteste di chi dovrà
essere costretto a mettere mano al portafoglio o a rinunciare ad una parte del
suo garage per far passare un tubo?
SECONDO
Non fasciamoci la testa prima di aver visto le cose come stanno.
Il piano attuale è nettamente sovradimensionato come ben sanno i tecnici,
checché se ne dica nella stanze della politica e sui giornali, spesso
per terrorizzare e disincentivare quindi ad intraprendere i lavori veri.
Una cosa poi è il costo totale dei lavori per avere la perfezione assoluta,
e un altro è il costo necessario per iniziare ad avere benefici molto
importanti.
Per portare avanti un lavoro eccellente per i prossimi 20 anni basterebbe la
metà e anche molto meno del miliardo tanto sbandierato, e si potrebbe
proseguire poi il completamento dei lavori negli anni successivi, dato che grazie
al disposto da noi voluto, siamo sul giusto binario di marcia e quel che verrà
fatto sarà fatto con un ben preciso obiettivo finale.
Se non arriveranno chiare proposte e prese di posizione in
tal senso, saremo ancora una volta noi nei prossimi mesi a indicare la strada
giusta da seguire, a come intervenire sui controlli in modo efficiente e
a quali lavori dare la priorità per ottimizzare i costi e i risultati
e per togliere ogni alibi al partito, molto trasversale, del "costa tanto,
tantissimo, quindi non facciamo nulla, neanche quello che costerebbe poco",
e che è, ahimè, impopolare.
Associazione Basta Merda in Mare