Nuove fogne, addio: bilancio stitico - LA VOCE DI ROMAGNA,
24ottobre2009
“Priorità di sicurezza idraulica” slittate a non prima
del 2010. Rimane nel cassetto il Prg del sottosuolo. Quest’anno solo
manutenzione e un’opera da 1,7 milioni
Paolo Facciotto
RIMINI - Il bilancio 2009 arriverà martedì nelle commissioni
consiliari dopo il “giro” contrastato nei quartieri. Sarà
una giornata campale con una seduta congiunta (III^ e V commissione) al mattino,
e un’altra seduta della V^ al pomeriggio. Una questione passata sotto
silenzio fino ad oggi, ma destinata a provocare polemiche è quella
fognaria. L’emergenza ambientale e infrastrutturale è stata riconosciuta
persino all’interno del Forum del Piano strategico, ma continua ad essere
praticamente ignorata da palazzo Garampi che destina solo pochi spiccioli
ai lavori pubblici del settore. E dire che nel 2006 la stessa amministrazione
aveva varato il Piano generale fognario, con la solenne promessa di darsi
da fare. La realtà - almeno dal punto di vista contabile - è
questa: nel 2009 sono previsti solo 5,5 milioni di euro di spesa per fognature
e risanamento ambientale, di cui una parte riguarda lavori di manutenzione.
Per la pulizia sbocchi a mare e genericamete“interventi di risanamento
ambientale” sono a bilancio 271 mila euro, altri 429 mila per dragaggi
di canali. Queste voci di bilancio ritornano ogni anno nell’elenco dei
lavori pubblici: tali e quali nel 2008 (totale appunto 700 mila euro tondi),
solo 320 mila euro nel 2007. Sempre a carico del Comune, nel 2009 ci sono
300 mila euro per ”risanamento costa tratta Rivabella-Viserbella”.
Insieme a dragaggi e pulizie fanno un milione, cui va aggiunta l’unica
vera opera che costituisce un investimento, “fognatura bianca per gli
interventi edilizi previsti in località Bellariva - fognatura”
per 1,7 milioni. Totale 2,7 milioni a carico delle casse di palazzo Garampi.
Da notare che in una delibera di giunta comunale di ottobre 2008, la stessa
opera era preventivata solo per un milione di euro: il costo è lievitato
da una delibera all’altra. Sempre nell’elenco lavori pubblici
2009 ci sono altri 2,8 milioni a carico di “altri soggetti” per
realizzare “vasche di laminazione” anch’essi riconducibili
agli “interventi edilizi previsti in località Bellariva”.
Tornando indietro negli anni, nel 2008 erano previsti 3 milioni (spesa comunale)
per “vasca di laminazione Colonnella I zona centro studi-ospedale, con
sistemazione dell’area a parcheggio”, più 250 mila euro
per “rendere anche di prima pioggia la vasca di laminazione di Viserba”.
Nel 2007, invece, l’elenco di opere del settore era costituito solo
da dragaggi e pulizie (320 mila euro) e dall’intervento di Viserba per
rendere anche di prima pioggia la vasca di laminazione: lavoro evidentemente
non realizzato e spostato da un bilancio all’altro. In definitiva, in
tre anni fra gli investimenti sono stati previsti - a carico del Comune -
solo un’aggiunta a una vasca (Viserba), la vasca di laminazione Colonnella
I e la fognatura bianca di Bellariva, totale 4 milioni 950 mila euro. Va ricordato
che il “cofinanziamento parco marino protetto” promosso dalle
associazioni dei sub da 150 mila euro (elenco lavori pubblici 2008), è
rimasto sulla carta e spostato nell’ultimo piano triennale all’anno
2010.
Ma vediamo nel dettaglio le opere che fin dal 2007 erano state previste nei
piani triennali e si sono via via perdute nelle nebbie. “Ricostruzione
collettore Patara” (la cloaca medievale sulla quale si regge l’intero
centro storico e non solo, andata in crisi in un temporale dell’estate
2006) per un milione e spiccioli: prevista nel 2008, sparita e poi ricomparsa
nell’ultimo triennale ma per l’anno 2011 allo stesso livello di
costo (ma fra tre anni chissà quanto costerà). “Risanamento
fognario Isola I° stralcio”: previsti 5,8 milioni da spendere fra
2008 e 2009, opere poi slittate e ora previste nel 2011 con 5,9 milioni (altri
5,8 nel 2012 per II° stralcio). “Risanamento fognario zona nord”:
5,4 milioni (“potenziamento collettore Brancona e condotte sottomarine”)
previsti nel 2009 e ora slittati al 2011. “Risanamento fognario Rimini
sud - Fossa Roncasso e condotte sottomarine Colonnella I e 2”: opera
da 3 milioni inizialmente prevista per il 2009 e ora slittata al 2010. Facciamo
un conto sintetico: c’è un blocco di opere di una certa sostanza
(cloaca Patara, risanamento nord, risanamento sud, Isola) da 15,3 milioni
di spesa complessiva che come un sacco di patate viene spostato di anno in
anno, e per il quale non si farà nulla prima del 2010.
L’aspetto ancora più drammatico è questo: gli interventi
definiti “di priorità 1” in una scala da 1 a 4 nel Piano
generale fognario del 2006 erano ben 20, per un totale di appalti di 86,7
milioni. Il Comune sta “lavorando” attorno al 18% di questa somma
di opere prioritarie, lanciando la palla di anno in anno più lontano.
Ma le parole scritte nel Prg delle fogne rimangono e pesano come pietre: solo
per le “priorità di sicurezza idraulica” da affrontare
subito, nel giro di pochi anni, cioè per non rischiare di finire sommersi
dalle acque nere, erano previste 6 opere pubbliche da 52 milioni. Progetti
caduti nel dimenticatoio.
Il Sindaco, le fogne e i brividi dei riminesi
28 ottobre 2009, La Voce di Romagna
di Simone Mariotti
Vi ricordate Natolia? Era un simpatico personaggio interpretato
da Marina Massironi, allora agli esordi assieme ad Aldo, Giovanni e Giacomo,
anche loro televisivamente "in erba". Il quartetto interpretava i
mitici "bulgari" a Mai dire gol. I bulgari erano una specie
di artisti circensi che si prodigavano in numeri banali e scontati, quasi mai
portati a termine con convinzione, ma che sembrava dovessero suscitare chissà
quali emozioni. Poi tutto finiva in nulla di speciale. Natolia, da Bratislava,
era la narratrice della situazione che con voce monocorde, quasi da ipnotizzata
(probabilmente esausta dalla pochezza di quel che vedeva), elencava i "numeri"
e, alla fine di ogni "esibizione", per sottolinearne il "livello"
e il "pathos", chiudeva con un fantastico, e subdolamente ironico:
"Brrr... Rabbrividiamo!"
Ho subito pensato a lei quando, la scorsa settimana, ho letto lo "sfogo"
del nostro primo cittadino sulla questione delle fogne. Ci ha proprio messi
tutti in riga signor Sindaco! Brrr... Rabbrividiamo!
Non voglio commentare qui punto per punto una problematica che spero continuerà
a essere dibattuta con sempre maggior passione e interesse, come merita (e mi
auguro che lo sia anche in un Consiglio Comunale finalmente aperto alla cittadinanza),
ma andare subito allo zenit del ragionamento "ravaioliano", che è
anche il più intrigantemente berlusconiano, tanto simile è la
vanità, e forse l'intima solitudine: "prima di me nessuno ha fatto
nulla!", naturale seguito dell'auto-celebrazione di qualche tempo fa.
Vede Sindaco, nessuno nega che la sua amministrazione abbia fatto degli interventi,
anche importanti. Potremmo magari farle rilevare i continui ritardi, la vetustà
delle tecnologie impiegate, il continuo negare il problema. Solo per dirne una,
il 12 agosto 2001 il vicesindaco Melucci dichiarava a questo giornale che quell'anno
sarebbe stato l'ultimo all'insegna della merda in mare: "L'anno prossimo
il problema sarà praticamente risolto". La sua della scorsa settimana
è stata quindi solo l'ultima di una serie di dichiarazioni stampa del
genere così lunga, che se vuole gliene fornisco solo una piccola parte,
sufficiente però a tappezzare il suo ufficio. Poi, il 15 agosto 2008
c'è stato uno di più immondi versamenti a mare della storia di
Rimini, e dire che dal 2002 il problema era risolo!
Brrr..... Rabbrividiamo!
Ma torno al punto. Dei lavori sono stati fatti e nessuno lo nega, e lei ha ragione
a sostenere che nessuno prima di lei aveva fatto nulla, o quasi. C'è
solo un problema, non secondario, ed è che proprio negli anni della sua
amministrazione, e quasi proprio dal 2001… il problema è peggiorato!
La situazione drammatica di Viserba, i tormenti del 2005, l'agosto 2008, la
notte rosa del 2009 sono solo gli eventi "clou" di una situazione
diventata sempre più critica, nonostante i lavori. Questo nella sua filippica
ha dimenticato di dirlo.
I casi allora sono due: o i lavori fatti non sono stati un gran che, ma le concedo
il punto (anche se basta andare a parlare con Lele, bagnino di piazza Kennedy,
per scoprire che pur con la grande, "miracolosa" vasca di prima pioggia
non è cambiato molto, e forse c'è stato addirittura un peggioramento
in quella zona), o qualcosa al di "sopra" non è stato fatto
come si doveva. Lei, infatti, ha ragione due volte: non solo nessuno ha investito
sulle fogne, ma prima di voi nessuno aveva cementificato così la città.
Uno dei fondatori dell'associazione Basta Merda in Mare, Sergio Giordano, suole
spesso evocare un paragone medico, che lei dovrebbe comprendere meglio di altri:
le fogne sono l'apparato digerente di una città. Ora, una persona può
avere anche uno stomaco di ferro e un intestino strepitoso, ma se ha deciso
di fare la "Grande abbuffata" (qui i doppi sensi si sprecano) prima
o poi anche lui scoppia. Se poi, invece, quell'intestino, come quello riminese,
già di per sé non è troppo in salute...
Insomma, i lavori vanno bene, ma, parlando molto casareccio, se sopra siamo
in 10 e i "tubi" sottoterra sono per 8 e voi lì potenziate
a 10, ma allo stesso tempo sopra costruite e cementificate talmente tanto che
ora ci vorrebbe il tubo da 14, allora torniamo da capo, e anzi arretriamo.
E' un discorso vasto questo, Sindaco, che potrebbe abbracciare molte mancanze
della sua gestione cittadina. Non vado avanti, ma temo che, oramai soddisfatti
i tanti interessi in gioco (anche se legali quasi tutti politicamente e amministrativamente
assai discutibili), lei sarà ricordato come uno dei peggiori sindaci
nella storia di Rimini, quello che ha sformato la città ingessandola
in modo irrecuperabile, senza nessuna logica strategica (con buona pace del
Piano) e che non ha avuto mai il coraggio, né forza politica probabilmente,
di opporsi a progetti deleteri, anche se ereditati da passato.
Caro Sindaco, in questi giorni la sua salute ha traballato un po' (e me ne rammarico
come tutti) forse anche per lo stress o il bisogno represso di "sbottare"
ancora su tante altre cose. Lei è a fine mandato e le assicuro che appena
fuori dal palazzo diventerà il bersaglio preferito di chiunque verrà
dopo, specialmente dei suoi amici di oggi (ma ne ha ancora di veri?). Lo scarica
barile è lo sport preferito dai politici, da quelli amministrativi in
particolare, e su questo lei non ha nulla da imparare. Tuttavia, credo che abbia
ancora la possibilità di rimediare, di giocare d'anticipo, perlomeno
di ammettere gli errori (cosa sempre encomiabile e riscattante, e se non ci
si chiama Berlusconi, si ha sempre la capacità psichica di farlo), di
darsi da fare per stoppare, per esempio, quel "ponte di Messina" riminese
che è la TRC nella sua attuale impostazione, di confessarsi finalmente
smarrito e sgomento davanti al caos creato dalle varianti infinite, una piaga
che lei forse ha subito, e, per tornare alle fogne, di valutare seriamente la
gravità della situazione e le oggettive difficoltà che presenta
(che tutti, Basta Merda in Mare in primis, hanno presente) senza però
tirare fuori il piano delle fognature, a proposito del quale un altissimo tecnico
comunale, alla fine della presentazione del PGF al Piano Strategico, a "telecamere
spente", ha detto impunemente: "tanto non si farà neanche questo
perché non ci sono i soldi". Questo glielo ricordo casomai avesse
ancora dubbi, francamente sconvolgenti, se destinare 30 milioni di euro al "do
di petto" o alle fogne (poi però mi spiegherà perché
proprio il Teatro deve fungere da altare sacrificale). Lo faccia signor Sindaco,
combatta per essere ricordato per qualcosa di buono, altrimenti continueremo
ad ascoltarla annoiati e finiremo ancora per reagire con un naturale: Brrr...
Rabbrividiamo!
Replica dell'associazione Basta Merda in Mare all'ing. Totti
Comunicato pubblicato il 3 novembre 2009 sul Corriere
Romagna
Replica dell'Associazione all'intervista rilasciata allo stesso quotidiano dall'ing. Massimo Totti sabato 31 ottobre 2009
Buongiorno ing. Totti, ha fatto una buona dormita? Ha preso
un caffè? Gliene consigliamo uno molto lungo perché il sonno è
stato molto pesante e prolungato. Però ora pare che anche lei si sia
svegliato. Ce ne rallegriamo, e ci permettiamo di fare anche noi qualche osservazione.
Tutti colpevoli tranne i politici
Evidentemente
avevamo visto giusto nell’intraprendere la nostra battaglia contro gli
scarichi denunciando una situazione allarmante per il mare di Rimini, qualunque
sia l‘origine e la tipologia degli scarichi: biologici o chimici, sempre
di schifezze si tratta.
Leggere nell’intervista dell'ing. Totti che “così si nasconde
la testa sotto la sabbia” ci riempie di piacere dal momento che dopo tutti
questi anni di “sviluppo balneare” finalmente, per merito della
nostra associazione, e del suo nome che è e deve rimanere un colpo nello
stomaco, siamo arrivati ad avere dichiarazioni di politici, direttori di enti,
responsabili tecnici comunali che chiamano in causa tutti i massimi correi di
questo disastro ambientale che mette a repentaglio la salute pubblica, specialmente
di bambini, anziani e immuno-depressi.
L’ing. Totti, chiamando in causa Regione, Hera, Ato, Provincia, Consorzio
di Bonifica, privati cittadini, dimentica, oltre ai politici, l’Ausl,
l’Arpa e anche la Procura della Repubblica che dopo la sentenza Chicchi-Giordano
del Giudice Talia (ora presidente del Tribunale di Rimini) rimandava gli atti
per ulteriori indagini alla Procura di Battaglino, rimanendo sino ad oggi sotto
quella famosa sabbia.
A proposito, sono passati 16 anni da quell’esposto alla Procura, SEDICI.
Lo prenda quel caffé ingegnere, lo prenda!
Il dilemma: meglio reti miste o separate?
Qui l’ing. si supera in contraddizioni. Leggiamo infatti che
l’ingegneria sanitaria vede come pericolo maggiore i metalli pesanti presenti
nelle acque di lavaggio dei primi 10 minuti di pioggia. Questo significa voler
da una parte minimizzare il problema degli scarichi e dall’altra ignorare
il fatto che quei pericoli sui metalli (che ci sono eccome!) sono danni che
in realtà ogni minuto della nostra vita di riminesi subiamo semplicemente
camminando nel traffico caotico della nostra città.
Non solo. A noi non interessa tanto ciò che non si versa nei primi 10
minuti dal momento che siamo scettici anche su questo punto. Infatti SOLO nei
mesi estivi, è qui c’è la contraddizione, esiste il tentativo
da parte del gestore fognario di evitare il più possibile l’apertura
delle fogne. Alla fine della stagione balneare, e a ogni precipitazione autunnale
e invernale, le vasche di prima pioggia non entrano nemmeno in funzione.
Quindi ci faccia capire: la merda conta poco perché il pericolo sono
i metalli, che però per 6/8 mesi l’anno (tra l’altro i più
piovosi) li gettiamo impunemente a mare (assieme al resto). Fantastico!
Revisionare il Piano delle fognature
Meno male
che Totti ammette la possibilità di revisionare il PGF se “dovessero
sopraggiungere ragioni tecniche o politiche”. Tecniche? Ma non è
già il piano perfetto? Forse non voleva ammettere che le ragioni del
disastro più che tecniche sono sempre state politiche. Per esempio l’ing.
Totti candidamente dice che in varie zone di “Rimini sud le fosse sono
state “aggredite” da costruzioni e parcheggi e la cementificazione
circostante (le fosse) ha reso impensabile un intervento di separazione”.
E chi ha cementificato la città, scusi, ne ha mica parlato con il Sindaco,
magari sorseggiando quel caffé assieme a lui?
E San Marino come si rapporta con il territorio di Rimini? E il recupero dei
reflui? E Viserba? E l’invaso del Ponte? Troppo ci sarebbe da dire ancora,
e non mancheremo nemmeno di discutere sulle vasche Imhoff che “depurano
in casa” e che ora la Provincia scopre come l’uovo di Colombo, proponendo
contributi e incentivi, quando anche prima del 2000 erano obbligatorie e condizione
indispensabile per ottenere l’autorizzazione da parte del Comune di Rimini.Per
queste vasche chi decise di metterle “a riposo”?
Quel che ci preme sottolineare adesso è che con la dichiarazione rassegnata
di Totti sulle zone specialmente del centro storico collegate allo sbocco di
Marina Centro, che continueranno ad avere i soliti problemi per almeno 20 anni,
sembra che gli amministratori abbiano finalmente tolto la testa da sotto la
sabbia, ma abbiano anche alzato bandiera bianca sul problema. Infatti noi sapevamo
già bene che ci vogliono 20 anni e più... è che lo diciamo
da 30! E’ la politica che non né ha mai voluto parlare sino a ieri,
e adesso ci “spiegano” che ci vuole troppo tempo?
La scusa è la stessa già usata al tempo del piano fognario del
72.
ASSOCIAZIONE BASTA MERDA IN MARE
Replica dell'associazione Basta Merda in Mare alle
dichiarazioni dell'ing Edolo Minarelli - 7 novembre 2009
Caro Ing. Minarelli, Direttore Generale HERA Rimini Srl
Ma come?
Sfogliando la rassegna stampa dell'ultimo mese non si può non notare
come Hera su tutti i quotidiani locali venga massacrata in lungo e in largo
(mancano solo i commenti di Stanlio e Olio), e Lei cosa fa? Prende carta e penna
solo per noi (onoratissimi!), e ci precisa il funzionamento perfetto delle vasche
di prima pioggia. Solo a noi, che siamo una "semplice e innocua" associazione
di Volontariato. Volontariato, ribadiamo e lo ricordiamo a Lei e ai suoi "consigliOri",
che invece Vi siete ben guardati dal rispondere, con tanta simpatica solerzia,
all'Ing. Massimo Totti (Corriere Romagna del 31 ottobre scorso) che ha chiamato
in causa HERA fra i corresponsabili della mancata soluzione di quello che si
ostinano a chiamare eufemisticamente "problema", ma che è un
DISASTRO: economico, ambientale, sanitario.
Apprendere da Lei che le vasche di prima pioggia funzionano sempre e perfettamente
non può che rallegrarci, e la ringraziamo. Questa è la sua opinione,
sicuramente esatta e confermata dal grande spiegamento tecnologico di cui ci
edotta.
Però ci terremmo a ricordarLe che la fonte della nostra dichiarazione
sul funzionamento non costante delle vasche fu... Hera! Esattamente alla "1°
Conferenza di Servizi sul progetto preliminare: Risanamento fognario - 2 febbraio
2007", in cui anche noi eravamo presenti. Un tecnico di Hera disse quel
che abbiamo ricordato giorni fa e che, sempre le ricordiamo, era già
stato pubblicato da due anni nel nostri libro "Il mare non è una
fogna blu", mai smentiti, libro tra l'altro impreziosito anche da suo bell'intervento
ingegnere, ricorda?
Sapere che adesso le vasche funzionano alla perfezione è una bella notizia;
purtroppo poco toglie alla sostanza di quel che sostenevamo: per decenni gli
inquinanti chimici delle strade sono finiti in acqua assieme ai liquami e lo
fanno ancora la dove non ci sono le vasche (lei stesso ci dice che sono 4, di
cui una appena inaugurata - ma gli scarichi a mare sono molti di più),
e ciò a causa dell'inadeguatezza del sistema. E oggi ci si sveglia (non
lei che lo ha sempre detto), dicendo che anche i metalli sono pericolosi.
Lei conosce meglio di ogni altro la rete fognaria riminese, ci dica allora se
è vero o no quel che afferma Totti, e cioè che in tante rilevanti
zone di Rimini, si è costruito di tutto e di più SAPENDO che non
doveva essere fatto perché la rete fognaria veniva strangolata. E oggi
in quelle zone (Sud per esempio) si fanno le vasche alla fine di un sistema
misto, vasche che hanno sì la funzione di contenere la prima pioggia,
ma che essendo appunto la parte terminale di un sistema sovraccaricato e misto,
anche se sempre attive, non potranno mai funzionare solo per il loro vero scopo
originale (trattenere la prima pioggia in un sistema di fogne separate), faranno
spesso da tampone temporaneo prima dell'apertura, a causa della cementificazione
selvaggio di cui sopra. E' vero o no?
Lei oltretutto non ha colpe perché le scelte urbanistiche non sono un
suo problema, e sono anche state prese (il grosso) prima del suo arrivo. E sappiamo
anche quanto Lei come rappresentante del gestore debba conciliare il suo incarico
con le direttive politiche: del Sindaco? Vice Sindaco? Assessori? e dirigenti
scelga lei, non ci dilunghiamo oltre.
Ci permetta un'ultima considerazione, Lei è circondato da ben altri personaggi
con cui varrebbe la pena di spendere la Sua garbata ironia, che tutto sommato
non ci dispiace: però si rilegga Pinocchio, quello vero non quello televisivo.
Il Grillo parlante è la coscienza che dice sempre la verità e
che paga la sua "impudenza" con la vita, morendo schiacciato sul muro
da una martellata (pagina 21, delle 236 dell'edizione originale del 1883 - come
vede la nostra biblioteca sociale è ricca dei testi migliori).
Ma rassicuriamo Lei, sindaci, vicesidaci e ingegneri vari: siamo insetti con
la pelle dura e non faremo la stessa fine! Anche se non è facile essere
un grillo parlante in un paese di Pinocchi.
ASSOCIAZIONE BASTAMERDAINMARE
Copyright © by Associazione Basta Merda in Mare Tutti i Diritti Riservati.
Pubblicato su: 2009-11-09 (4112 Letture)
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