Il testo è stato letto dalla Presidente del Consiglio Comunale Giulia Corazzi.
Basta Merda in Mare (BMIM) nasce come comitato in forma organizzata nei primi mesi del 2000 sulla spinta dell'attività del dr. Sergio Giordano, medico veterinario, che già da un decennio si occupava di questo problema. Attorno alla sua attività si è formato il gruppo che in questi anni ha portato avanti iniziative di denuncia, proposta e studio sulle possibili soluzioni del problema degli scarichi fognari a mare, e su altre tematiche ambientali. Sono stati parte attiva nella costituzione del Forum Ambiente della provincia di Rimini, di cui fanno parte, e da qualche anno hanno percorso anche una nuova strada: l’esportazione del modello. Si aprono gruppi BMIM fuori regione (Marche, Abruzzo, Salento).
Sin qui la vicenda per così dire ufficiale. Poi ci sono le parole. Che contano, sono tutto. Umberto Eco disse che il senso del titolo Il nome della rosa era che “le cose non esistono più e rimangono solo le parole”. Quella parola provocatoria ed esatta allo stesso tempo, spicca da subito nell’intestazione dell’associazione: merda.
Siamo nel 1995. A casa di Werther Casali ci sono Ivan Innocenti, Simone Mariotti, Luca Randi, Carla Forcellini, Aldo Brunelli, Alessandro Rapone. È appena finita una campagna elettorale e il dottor Sergio Giordano è lì con un faldone, il suo mitico dossier stampa sulla merda in mare, allora composto da una cinquantina di articoli (oggi sono alcune migliaia, trasferiti nel sito dell’associazione). Coinvolge tutti e in quel pomeriggio si gettano i primi semi della storia dell’associazione. Quindi i fiori e i frutti: provocazioni, manifestazioni, libri, convegni, una mostra fotografica, analisi delle acque, concerti, comizi, e serate. Una storia raccontata anni fa anche in un docufilm diretto da Manuela Fabbri: Gli amici delle fogne.
Prima nasce il Comitato, che nel 2000 venne presentato alla città dai più giovani del gruppo, come Filippo Vignali e Silvia Rinaldini; poi, dal 2006, la trasformazione in associazione Onlus, che con la presidenza di Maria Cristina Gattei assumerà anche il ruolo di guida del volontariato Riminese.
Parte costituente del “Forum Rimini Venture”, Basta Merda in Mare porta all’interno dell’innovativo Piano Strategico di Rimini, sino a farla diventare una delle principali linee guida sposate e supportate dal Piano stesso, la filosofia ambientalista che ha sempre motivato i volontari dell’associazione: le fogne sono l'intestino di una città, il collo di bottiglia da cui tutto deve passare. Se strutturate a dovere impediscono l'urbanizzazione scriteriata e selvaggia che porta distruzione del verde e inquinamento. E se non si fanno investimenti importanti, non solo i liquami fognari continueranno a finire in mare, ma l’intera sostenibilità ambientale sarà pregiudicata.
Con questa mission, si arriva al 2010, una delle pietre miliari nella storia dell’associazione. In rappresentanza del “Forum Ambiente della Provincia di Rimini”, Basta Merda in Mare chiede e ottiene, la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulle fogne che mette in discussione l’intero impianto legislativo precedente e segna un nuovo inizio. Ma il futuro impiega poco ad arrivare. La nuova amministrazione comunale che si insedia nel 2011 assume con forza il tema ambientale, dal risanamento del mare al blocco della cementificazione, sino al cambio di passo nei rapporti con la stessa associazione Basta Merda in Mare.
Per l’Associazione inizia una fase di controllo, condivisione degli obiettivi e comunicazione degli stessi. Prende forma il PSBO, oramai quasi ultimato, uno dei maggiori progetti di risanamento fognario al mondo. E Rimini, prima della classe in Italia, sta ora facendo scuola a livello internazionale.
E la storia continua.
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